Il termine “distanza” è entrato nella nostra vita da quando la pandemia ha fatto il suo ingresso dirompente nella realtà e si è intrecciato con le nostre vite, relazioni, affetti, riti, comunicazioni e lavoro. Lontananza, distacco e spazio fisico, temporaneamente stravolti, hanno creato una frattura tra il prima e l’oggi, una trasformazione delle nostre esperienze, una rimodulazione delle emozioni e una nascita di nuovi modelli.
Il processo che stiamo vivendo comporta uno sforzo immane di ridefinizione individuale e collettiva, sia nell’ambito relazionale che quello emotivo.
La situazione odierna, ci porta ad indossare lenti nuove con le quali osservare, interpretare, capire la realtà, noi stessi e la relazione con il mondo. L’elevata complessità della situazione pandemica, della guerra, dei cambiamenti climatici ha imposto un costante stato di emergenza e allerta con la conseguenza di un importante carico emotivo.
Queste situazioni che sentiamo o che viviamo direttamente, sul lungo periodo, possono minare la capacità di risposta positiva alle normali attività della vita quotidiana. E’ di fondamentale importanza avere la possibilità di trovare spazi in cui poter riflettere e rielaborare la complessità della situazione che stiamo vivendo.
Il disegno onirico, la letteratura, il cinema, le arti pittoriche, la musica, l’autobiografia sono da tempo considerate utili per aiutare le persone a riflettere e comprendere le esperienze che hanno cambiato alcuni punti di riferimento e ci hanno richiesto un grande sforzo emotivo.
Il metodo di lavoro prevedere “Il Fare Esperienza” per acquisire sapere da essa tramite la riflessione e la condivisione in gruppo.
La riflessione conduce a conoscenza più approfondita non solo della realtà, ma anche di sè stessi e dei propri limiti, trovando così risposte che danno forma al proprio vivere.
Il “Fare Esperienza” ci porta a rintracciare percorsi attraverso i testi letterari di diverso genere, i film, le canzoni, l’uso di fogli e colori e materiali creativi.
Io posso accompagnarvi in questo percorso.
Per informazioni scrivetemi a francesca.montemezzo@gmail.com