I bambini amano raccogliere. Escono dalla scuola dell’infanzia con le tasche piene di sassi, foglie, bastoncini, terra e piccoli oggetti preziosi che trovano nel giardino della loro scuola. Questa esperienza prosegue anche nel periodo della scuola primaria: al parco e in mezzo alla natura.
Per i bambini l’esperienza di raccogliere tesori permette di:
- osservare il mondo che li circonda;
- fare attenzione alle cose che accadono dentro e fuori di loro;
- selezionare gli oggetti che decidono di custodire;
- vedere la bellezza del mondo e dei particolari;
- immaginare un uso diverso delle cose;
- sviluppare la creatività e la fantasia per creare e dare forme nuove ai tesori raccolti;
- attivare la ricerca e il piacere della scoperta: osservare i dettagli, le uguaglianze e le differenze;
- raccontare cosa hanno raccolto;
- sperimentare emozioni attraverso i nuovi pensieri e le nuove creazioni.
Da un punto di vista motorio raccogliere tesori offre la possibilità di esercitare i piccoli muscoli delle mani, affinare i movimenti delle dita, esercitare la prensione ma anche, sviluppare le abilità visuo-spaziali, arricchire il linguaggio con parole nuove e attivare lo sviluppo di processi cognitivi.
Se tuo figlio all’uscita da scuola ti dicesse: ho un sasso in tasca?
Cosa potresti proporre per dare spazio a questa esperienza?
Alcuni esempi per noi adulti, genitori, nonni, educatori per poter dare continuità ai suoi pensieri:
- Raccontami, dove hai trovato questo sasso?
- Che forma ha secondo te?
- A che cosa potrebbe assomigliare? Pensiamoci un po’.
- Facciamo un gioco: in che mano è nascosto?
- Quando andiamo a casa, vediamo cosa succede se lo immergiamo nell’acqua?
- Ti racconto una storia, c’era una volta un sasso che…
Ecco come i sassi, le conchiglie, i bastoncini di legno, le foglie aiutano a proporre ai bambini dei giochi in cui si attivano curiosità, attenzione, fantasia e pensiero.
Il privilegio dell’adulto è dare uno spazio e una continuità alla bellezza dei piccoli e grandi tesori da custodire.